Nell’ultimo consiglio comunale di Ponteranica è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per costituire la Comunità di Energie Rinnovabili.
Ora opereremo affinchè non si perda altro tempo e si lavori alacremente.
Nell’ultimo consiglio comunale di Ponteranica è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per costituire la Comunità di Energie Rinnovabili.
Ora opereremo affinchè non si perda altro tempo e si lavori alacremente.
Comunità energetiche rinnovabili: il ritardo del comune di Ponteranica
Abbiamo presentato alla Sindaca la richiesta della convocazione del Consiglio Comunale entro venti giorni per discutere un nostro ordine del giorno affinchè il nostro paese partecipi ad una comunità energetica rinnovabile (CER)
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🚧 OK AI RITARDI, MA SULLA SICUREZZA NON SI SCHERZA! 🚧
Sappiamo tutti che i lavori in corso a Ponteranica stanno andando a rilento e che i ritardi non sono colpa diretta dell’amministrazione. Ma sulla sicurezza dei cittadini non si scherza!
Queste foto, scattate all’inizio di via Valbona parlano da sole. Lo spazio per il transito pedonale, già stretto, non delimitato da segnaletica stradale e pertanto poco sicuro, è stato reso ancora più pericoloso da un cartello stradale posizionato a terra che è lì da almeno due mesi. Nel frattempo, i camion continuano a passare a pochi centimetri dai pedoni. E chi deve vigilare?
Possibile che nessuno intervenga per garantire almeno condizioni minime di sicurezza?
Chi tutela pedoni, bambini, anziani, disabili? ‼
La sindaca può dire che i ritardi non dipendono da lei, ma la sorveglianza sulla sicurezza sì! Chi deve controllare che i percorsi siano sicuri? Perché nessuno interviene?
Chiediamo con forza che l’amministrazione comunale faccia il suo dovere! È inaccettabile che i cittadini siano costretti a rischiare la vita per una semplice passeggiata.
⚠ Aspettiamo una risposta e soprattutto un’azione concreta. I cantieri possono tardare, ma la sicurezza non può aspettare.
L’amministrazione ha annunciato l’inizio dei lavori per la trasformazione del campo di via 8 Marzo in un campo in erba sintetica. Un intervento da 750.000 euro, che rappresenta una scelta importante per lo sport nel nostro paese.
Cosa ne pensiamo?
Emergono alcuni punti fondamentali che meritano attenzione:
La scelta del sintetico:
Sappiamo che il campo in erba naturale comporta costi di manutenzione elevati e un utilizzo limitato a causa dell’usura del manto.
Un campo misto (erba naturale rinforzata) avrebbe mantenuto una superficie naturale, ma non era omologabile per il calcio dilettantistico.
Il campo in erba sintetica (con intaso naturale) consente un utilizzo più intenso, ha costi di manutenzione ridotti e garantisce maggiore continuità di gioco. Tuttavia, restano dubbi sull’accumulo di calore estivo e sulla gestione ecologica nel lungo periodo.
La tutela ambientale: 7.000 metri quadri di verde nel cuore del Parco dei Colli verranno sostituiti da un fondo sintetico. Trasformare un campo naturale in sintetico alle pendici di un bosco ha effetti negativi sull’ecosistema e sul microclima locale. Un conto sarebbe stato installare un campo sintetico in un’area già urbanizzata, come uno spiazzo attualmente coperto di cemento o sabbia. Qui, invece, si va a cancellare una superficie verde preziosa per l’equilibrio ambientale della zona.
Un’alternativa c’era: il campo della Foppetta.
Invece di trasformare un campo naturale ai piedi della Maresana, si poteva recuperare il campo della Foppetta, oggi in stato di semi-abbandono. In questo caso, il sintetico avrebbe avuto un senso diverso: non avrebbe sostituito un’area verde, ma riqualificato uno spazio già esistente, garantendo un nuovo impianto senza sacrificare l’erba naturale. Perché non recuperare questa struttura per la comunità, attraverso un confronto e una collaborazione con la proprietà parrocchiale e la Curia?
Le risorse economiche:
Il progetto viene finanziato con 400.000 euro di fondi comunali e un prestito da 350.000 euro. In un periodo in cui le risorse statali e regionali sono ridotte al minimo, è lecito chiedersi se questa fosse davvero la priorità o se parte di questi fondi avrebbe potuto essere destinata ad altre discipline e strutture sportive carenti.
Cosa avevamo proposto noi?
Nel nostro programma elettorale avevamo indicato questi obiettivi:
Ricerca di finanziamenti dedicati che non impattino economicamente sul Comune.
Progetto di una nuova palestra adeguata per basket e pallavolo, mantenimento del campo in erba di via 8 Marzo e recupero del campo della Foppetta.
Un rapporto con l’associazionismo improntato a obiettivi sociali, di sviluppo e piena collaborazione, garantendo un’equa distribuzione delle risorse tra tutte le discipline sportive.
Cosa vogliamo?
Non vogliamo mettere in concorrenza le associazioni sportive del paese. Non è una battaglia tra chi gioca a calcio e chi pratica altri sport. Ma riteniamo che l’amministrazione debba avere una visione più ampia, pianificando investimenti più equilibrati per tutte le discipline sportive e garantendo che ogni decisione venga presa con trasparenza e ascolto della comunità.
E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
#SportPerTutti#ScelteChePesano#AmbienteESport#InvestiamoBene
«Pontesecco, Gres e linea T2. Serve una visione organica». Oggi anche su L’Eco di Bergamo alcuni punti del paese che meritano una certa attenzione. #PianoDiGovernoDelTerritorio #CittadinanzaConsapevole
La lettura della nostra osservazione